Quanta grazia Sant’Antonio!
è proprio il caso di esclamare quando si va in qualsiasi casa durante le feste
di Natale.
Alcuni di noi, che hanno vissuto la loro infanzia
accontentandosi di misere cose, vanno proprio in escandescenza. Mi ha
raccontato un’amica, nonna felice di una bella brigata di quattro nipotini, che
ha sentito il proprio marito, il cui studio è stato invaso da una montagna di
regali che non riuscivano ad essere collocati sotto l’albero di Natale, dire a
se stesso: «Su Antonio, non ti abbattere sono solo due giorni poi tutto
passerà, fatti coraggio!»
Ma non è vero che tutto passerà
poiché quei regali finiranno per riempire le stanzette dei bambini i quali,
malgrado questo ben di Dio, continueranno a voler giocare con le pentole della
nonna, continueranno ad aprire i tiretti del nonno alla ricerca delle tenaglie e della pila, continueranno a chiedere attenzione diretta perché nessun
regalo può sostituire il calore di un abbraccio e di un’attenzione.
Però, ai nostri tempi c’era molta
miseria, la gente povera era davvero povera, la differenza tra classi sociali
molto grande. Allora, che devo dire, viva i tempi attuali, ma raccomando ai
genitori di contenere il loro desiderio di far felici i figli perché il troppo stroppia e i figli, malgrado gli abbondanti regali, non si sentono per nulla appagati!
AUGURI DI
BUONE FESTE A TUTTI.
Barbara Bertolini
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