Fino alla fine
della Seconda guerra mondiale era facile trovare nelle case delle persone
abbienti la servetta, ovvero una ragazza di campagna andata a servizio presso
una famiglia per poter guadagnare un po’ di soldi, che avrebbe poi utilizzato sia
per il suo corredo, una volta che andava sposa, sia per aiutare la propria
misera famiglia. E non era raro che queste giovinette, trattate molte volte
come vere schiave, diventassero anche un oggetto sessuale dei maschi di
famiglia, con gravidanze indesiderate, come ci espone la scrittrice Lina
Pietravalle ne “I racconti della terra”.
La scrittrice ci
trasporta negli anni Venti del secolo appena passato e, con un linguaggio ricco
e raffinato, pieno di sfumature psicologiche, ci racconta la storia di Rosanella
inviata a servizio in un paese del Molise.