Gli eccessi degli studenti alle
gite scolastiche di oggi mi riportano a quelle del passato, all’entusiasmo che
provavamo per la prima vera uscita di tutta la classe. Un premio che veniva concesso in genere ai
bambini arrivati all’ultimo anno obbligatorio: la quinta elementare.
Le mete erano di una sola
giornata: nessuna aveva soldi da spendere in alberghi o ostelli della gioventù
che in Italia erano ancora rari. Per cui, l’itinerario era previsto a piedi
oppure in pullman se la destinazione era
più lontana. La scampagnata nei dintorni del paese oppure la gita vera e
propria era, per noi, motivo di grandissima felicità. Ci si preparava almeno un
mese prima a questo avvenimento e, arrivato il giorno, con la nostra colazione
al sacco, ci avviavamo festosi per assaporare un momento di puro piacere.