lunedì 16 maggio 2011

55. Lavorazione a mano delle foglie di granturco o mais

Questi lavori sono stati realizzati a mano con le foglie di granone o mais durante l'inverno 2010/2011 dalla Signora Cristina Gualtieri di Baranello per il blog di Altri tempi.

IL GRANONE NELL'ALIMENTAZIONE
Tra le piante più interessanti del mondo contadino di una volta c'era il granone, o mais, o gran turco o formentone (tutti i nomi vanno bene).

Originaria del nuovo Messico, la pianta, portata in Spagna dopo la scoperta dell'America, ha stentato a diffondersi fino al '600. Furono, infatti, gli arabi, che avevano soggiornato in Andalusia nel periodo musulmano, a diffondere il mais nel Medio Oriente. La pianta venne successivamente reintrodotta in Europa dai commercianti italiani: da lì il nome di "gran turco".

Questa pianta ha ancora, al giorno d'oggi, un'importanza primordiale nell'alimentazione umana e animale.
Il mais può essere mangiato in vari modi. Il più semplice è di lessare o fare alla griglia le sue pannocchie. Inoltre, i grani, schiacciati e tostati, diventano corn flakes, oppure, solo tostati, scoppiano e si trasformano in pop corn. In Italia la farina, ricavata dalla macinazione dei chicchi, è utilizzata per preparare piatti gustosi come la polenta o la pizza di granone, alimentazione fondamentale per la sopravvivenza durante gli anni di carestia in Italia (come per esempio nei periodi di guerra). Dice mia madre, che, dopo aver mangiato polenta tutte le mattine, le contadinelle uscivano dall'inverno fresche come rose… ci dovremmo provare anche noi!
Altro prodotto importante dal mais è l'olio: tra i migliori dopo quello di oliva. E, infine, non tutti sanno che il mais è impiegato anche nella fabbricazione di liquori.
Questo è il lato "alimentare" della pianta. Ma dal granturco, in tempi non molto lontani, la donna riusciva ad utilizzare integralmente tutto l'arbusto.
Per esempio, le sue le foglie, una volta seccate, venivano utilizzate per imbottire i materassi (come già detto nel post 12 da Lucia), oppure, intrecciate, formavano cestini, vassoi e scarpette o ciabattine. Inoltre, la sua pannocchia vuota, ovvero il "mulgat", come si chiamava in dialetto emiliano, o "catullo" in quello molisano, veniva utilizzata per accendere il camino perché si infiammava facilmente. E altrettanto si faceva con il gambo che si adoperava quasi sempre quando si doveva far bollire l'acqua del paiolo per fare il bucato.

Insomma questa pianta era davvero preziosa per i contadini che erano quasi totalmente autosufficienti dal punto di vista alimentare, ma anche da quello manufatturiero.
Inoltre, il mais era ed è ancora molto importante nell'alimentazione animale.

Vassoio con pigna

L'UTILIZZO DELLE FOGLIE DI GRANONE O MAIS NEL MONDO CONTADINO