Cara Silvia, grazie per la domanda. Ho chiesto alla Signora Armentina, la consulente ormai ufficiale di questo blog. Ed ecco le sue spiegazioni:
Per realizzare il burro a mano si metteva la panna in una bottiglia. Ci si sedeva e, appoggiando la bottiglia sulle ginocchia, la si faceva andare avanti e indietro energicamente, fino a quando questo composto si condensava diventando burro. Questa operazione poteva durare anche mezz’ora.
Dopo di ché, si svuotava la bottiglia in una teglia e, con le mani, si dava al burro la forma che si voleva. Chi aveva fantasia poteva, con un coltello o in piccolo bastoncino, comporre dei disegni. Inoltre, nelle case contadine ma soprattutto nei paesini delle Alpi, esistevano anche stampi di legno, realizzati con varie decorazioni (come quelli della foto) – intagliati a mano durante i mesi invernali – per dare una conformazione graziosa al burro.
Questa tecnica è valida anche al giorno d’oggi per chiunque voglia realizzare in proprio il burro.
Mentre, per ritornare al “casaro” (del post 30), lui, aveva un attrezzo che funzionava all’inizio del ‘900 a manovella e, successivamente a motore. Con l’aggiunta del ghiaccio, riusciva a ricavare tanto burro quanto voleva.
3 commenti:
Mille grazie allora alla Signora Armentina e complimenti per il blog, una miniera di informazioni preziosissime
Grazie Signora Armentina, mi ha fatto ricordare mia nonna Lucia che dopo aver munto le due mucche che aveva, metteva da parte la panna e, come spiega lei, faceva il burro che durava per una settimana.
Anche al giorno d'oggi si può fare. Basta comperare un brick di panna da montare da 50o gr. e la si versa nel robot, aggiungendovi 5 gr di sale. La si deve montare a neve, poi, si deve continuare a far andare il robot fino a quando si addensa e si ingiallisce. A questo punto il burro è fatto, senza la fatica dei tempi passati!
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