domenica 21 ottobre 2018

101. Il ricamo alla corte di Matilde di Canossa


di Barbara Bertolini

Lucia Franzoni, una gentilissima signora di Casina, tempo fa mi portò a casa sua perché mi doveva far vedere i ricami canusini. Rimasi davvero impressionata per la bellezza di questi capolavori che mani laboriose e gentili realizzavano da secoli.

Mi spiegò che questo “ricamo canusino” fu portato in auge da Maria Bertolani Del Rio, di Reggio Emilia, una psichiatra,  che intorno agli anni ’30 del secolo scorso aveva studiato un metodo interessante per occupare le sue pazienti, spingendole verso la  creatività al fine di farle uscire dalle loro angosce. 





Mai avrebbe immaginato quello che queste pazienti, effettivamente, seppero fare poiché nella scuola da lei creata si avvalse di maestre ricamatrici come le signore Nora Martinelli Villa, Adua Stefani, e Antilla Scaglia che seppero interpretare mirabilmente bene i preziosi ricami dell’epoca di Matilde di Canossa - la quale in questa zona possedeva tanti castelli - e insegnarli a queste pazienti.
Fu tale il successo e la fama di questi preziosi manufatti che vennero commissionati sia dal Vaticano che dal Quirinale.


I motivi di questo ricamo, come spiega bene L’arscanusina di Casinaattinge ai fregi ed agli elementi decorativi tipici dell’arte matildica, che ornano le antiche Pievi Romaniche del territorio della provincia reggiana, ed agli evangeliari della contessa Matilde di Canossa di epoca medioevale.

Grazie a questa grande psichiatra ormai “ l’ars canusina”, questo artigianato artistico di grande pregio, è stato recuperato e si potrà tramandare alle future generazioni. Come ha fatto Lucia, che, purtroppo non c’è più e che ha lasciato alla sua discendenza i suoi ricami.
Per chi è interessato può consultare il bellissimo libro di Cesare RattaARS CANUSINA”.
Barbara Bertolini

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