martedì 21 maggio 2013

72. Il WWW festeggia i suoi 20 anni: tank you Mr Tim Berners-Lee



Il “www” ovvero “World Wide Web” compie  vent’anni. Questo blog non si occupa di storie così recenti, ma quella che voglio raccontare è davvero particolare,  perché i vent’anni trascorsi sembrano un’eternità. Da quando Tim Berners-Lee (nella foto), che lavorava al CERN di Ginevra, ha creato il WWW e ha permesso che venisse messo a disposizione di tutti gratuitamente, il nostro mondo è cambiato. Questo blog e i milioni di altri blog sparsi nei continenti esistono grazie a lui, così come i miliardi di messaggi email che ci scambiamo ogni giorno, le informazioni e le ricerche che riusciamo ad avere con un “clic”, i giornali on line e gli ebook che leggiamo;  tutto si può vedere grazie all’invenzione di questo fisico britannico che, con i suoi ipertesti, ci ha aperto una finestra sul mondo.

Ma la cosa più  importante  è che  Berners-Lee abbia scelto di brevettare il suo WWW  lasciando il libero utilizzo,  sapendo che così facendo non sarebbe mai diventato miliardario.
Egli, infatti, da questa invenzione ha ricavato solo gloria  e riconoscenza. Almeno la mia è immensa poiché, già nel 1997, grazie a lui, facevo le prime ricerche su internet e, ciò, solo quattro anni dopo la pubblicazione della Rete avvenuta il 30 aprile del 1993. Non eseguivo queste ricerche per aziende internazionali o enti istituzionali, ma da casa mia e per me.   Tra queste ricerche, ai miei occhi, la più sensazionale fu quando arrivai sul sito di “Ellis Island”, l’isola di fronte a New York in cui approdarono tutti quegli emigrati che andavano in America. Lì vi trovai le loro tracce con la data del loro sbarco, il porto italiano da cui erano partiti, il nome della nave e tante altre preziose informazioni.

Com’è nata l’idea del “WWW”? Siamo nel 1989 e Tim Berners-Lee, che lavorava come fisico al CERN, il più grande centro di ricerca europeo, ha pensato che la fisica delle alte energie di cui si occupava, avesse bisogno di un sistema ipertestuale in rete per confrontarsi con gli altri studiosi sparsi per il mondo.  Aveva capito anche le grandi potenzialità della rete che, fino ad allora, funzionava solo per persone specializzate in informatica o ricercatori delle università per scambiarsi posta elettronica e file su computer remoti.

Il suo progetto venne discusso, entrarono altri partner, come il collega belga Robert Caillau con cui, nel passato, era riuscito ad allestire il primo server ; e via via, si unirono altri ricercatori. La filosofia che sottintese alla realizzazione di questo progetto fu  che molte informazioni accademiche avrebbero dovuto essere disponibili gratuitamente per tutti: una scelta fondamentale che si trasformò in una grande opportunità per l’intera umanità, poiché ciò permise la diffusione veloce del web.
Voglio scrivere qui il nome di questi scienziati “illuminati” che hanno saputo guardare oltre il loro ombelico e che  dovrebbero essere additati ad esempio  a quei  voraci, egoisti  ed insaziabili manager i cui stipendi non sono mai abbastanza alti.


In ordine alfabetico tutti quelli che hanno partecipato al progetto del “www”:
Alain, Arthur, Bebo, Bernd, Care, Dan, David, Elco, James, Jean-François, Kari, Kati, Kim, Nicola, Paul, Pei, Peter, Robert, Teemu, Tim, Tony, Willem,
scienziati che lavoravano al CERN, il centro di ricerca più importante d’Europa e che ci fa onore. Si spera che anche altri seguano lo spirito del CERN e mettano a disposizione dei popoli  le loro scoperte.
Barbara Bertolini

Per quelli che vogliono approfondire l’argomento ecco il sito dove troverete la storia completa del progetto del www:

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