Riscaldamento e scuola di Mariolina Perpetua
Come le abitazioni, anche le aule scolastiche erano molto fredde. L’intervento del Comune in fatto di fornitura di legna da ardere in piccole stufe di terracotta o di ghisa di cui erano dotate le scuole, era sempre insufficiente; per questo ogni alunno doveva portare un piccolo fardello di legna da ardere. Per me era facile rifornirmi in casa, ma per i miei compagni la situazione era un po’ diversa, essendo il paese molto povero. Infatti essi “facevano la legna”, quando portavano al pascolo “gli animali”, stando ben accorti a non entrare nelle proprietà private.
Per concludere, dopo gli anni ’50, una “cucina economica”, a legna, emanava un dolce tepore nella “cucina” della casa dove ho trascorso la mia infanzia. Con la canna fumaria si riscaldavano anche le freddissime camere da letto del secondo piano. La cucina economica sostituiva in pieno il camino e la fornacella. Intorno agli anni ’60 sulla fornacella fu deposto un fornello a gas a tre fuochi. Poco dopo la “fornacella” fu abbattuta e sostituita da un bel mobile bianco, nuovo, in ferro smaltato. Eravamo entrati in un’altra era, anche la mia famiglia si convertiva alla “tecnologia”.
1 commento:
la fornacella della foto è uguale a quella che aveva mia nonna nella cucina. Come era difficile la vita di prima. Grazie gentile Mariolina per ricordarcelo.
Giovanna
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