Ce lo racconta Anna Maria Cenname
Le scarpe, durante il periodo della Grande Guerra e anche precedentemente, erano considerate un bene di lusso, quindi dovevano essere indossate solo per le grandi occasioni: Natale, Pasqua, Feste patronali e per i matrimoni. A volte venivano anche date in prestito ad amici o parenti. Per la loro pulizia e per evitare che l’acqua o la neve potesse rovinarle e per renderle lucide i nostri antenati adottarono un metodo molto semplice, poco costoso e idrorepellente. Bastava battere ben bene del grasso e aggiungerci della fuliggine (che si formava sempre a causa della legna della stufa) grattata dal tegame che si usava per scaldare l’acqua. Quando il tutto si era amalgamato si facevano delle palline che servivano per essere passate sulle scarpe.
2 commenti:
Questa è una cosa impossibile da realizzare al giorno d'oggi perchè le pentone non sono più così sporche con tutta quella fuliggine!
Nice sshare
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