Dopo il post n.78, ricopio qui il secondo tema svolto dal professor Paperini
come esempio per i suoi alunni. Ritengo,
infatti, che non c’è niente di meglio di rileggere i temi d’italiano che
dovevano essere svolti dagli scolari degli anni ’30 del secolo appena passato
per capire la grande differenza tra loro e gli alunni di adesso. Nessun
insegnante si sognerebbe mai di chiedere, oggi, l’ispezione degli zaini dei nostri ragazzi. E,
anche se qualcuno la facesse, non vi troverebbe certo un grillo canterino, figuriamoci se i bambini di
adesso sanno cosa sia! Un’altra parola sparita dal dizionario
scolastico è “diligenza”. Esistono
ancora gli scolari diligenti? Chissà … Il rimprovero all’alunno Gabetti, invece, perché nella sua cartella vi
sono giornaletti e polizieschi, è frutto della mentalità dell’epoca: si dovevano
leggere solo buoni libri, dimenticando che, invece, sono proprio i primi ad
avvicinare l’adolescente alle future letture importanti. Ma vediamo le
differenze: (Barbara Bertolini)
«La condotta e la diligenza di
uno scolaro è dimostrata non soltanto dal modo come fa i compiti e impara le
lezioni, dal contegno che egli tiene verso i suoi compagni, dalla scrupolosa
osservanza dell’orario, ma anche dalla diligenza con cui egli tiene i suoi
libri e quaderni».
Così disse il nostro maestro
dell’anno scorso, fin dai primi giorni di scuola.
Sull’argomento della diligenza
nel tener bene i libri e i quaderni, egli c’era tornato parecchie volte, ma
visto che alcuni non la volevano capire, disse chiaro e tondo che quando meno
ce lo saremmo aspettato, avrebbe fatto una rigorosa ispezione alle cartelle;
quella mattina infatti, appena entrato in classe, dopo averci detto come al
solito: «Seduti!»,
̶ Ora – aggiunse tutte le cartelle sui banchi!
Scese dalla cattedra, avanzò alla
volta di Cirelli, che stava a sinistra presso la cattedra, gli fece tirar fuori
tutti i libri e i quaderni, li guardò ad uno ad uno e concluse dicendo:
̶
Non c’è male. Soltanto ho detto tante volte e insisto a dire che i
libri, anche rilegati, occorre ricoprirli; soltanto ricoperti si conservano
bene.
Nel dire così, avanzò verso
Ruggeri, al quale toccò un rimprovero per tutti gli sgorbi, dei quali i suoi
quaderni erano pieni, e non soltanto i quaderni… Ma il maestro fu anche più
severo con Ronconi. Secondo il modo di vedere di questo bel tipo, tutti i
personaggi della storia o uomini e donne, che figurino sui suoi libri, debbono
per forza essere forniti di un bel paio di baffi e di una lunga barba. Romolo,
Numa, Annibale, Giulio Cesare, Cleopatra, Cristoforo Colombo, Napoleone, tutti
questi personaggi e tanti altri, sui libri scolastici di Ronconi stanno lì con
un paio di baffoni e una barba da far paura. Ma di quella solenne lavata di
testa del maestro, l’amico Ronconi se ne ricorderà per un pezzo.
Luccini e Ghirelli furono, al
contrario, lodati per la diligenza e l’ordine.
̶
Avrete dieci in condotta ̶ disse loro il maestro. Il bello però fu
quando aprì la cartella di Stringacci. Non soltanto libri e quaderni
orribilmente mutilati il maestro vi trovò, ma anche, indovinate un po’, una
minuscola gabbietta di giunchi con dentro un grillo nero.
̶ E questa?
̶ domandò il maestro, fulminando
con una severa occhiata Stringacci:
̶
‘otesto ̶
rispose egli in quel suo gergo toscano aspirando la c ̶ ‘otesto
gli è un grillo ‘anterino, signor maestro.
̶ E c’è proprio bisogno di portarlo a
scuola? Stringacci non seppe dare altre
spiegazioni.
Noi tutti avevamo una voglia
matta di ridere e forse anche il maestro, il quale, tirò innanzi dicendo:
«Ne riparleremo».
A Gabetti trovò nella cartella
pochi libri e quaderni e molti giornaletti sportivi insieme a romanzi
polizieschi, per i quali Gabetti va pazzo. Il maestro colse allora l’occasione
per parlare dei benefici e dei danni delle letture buone e cattive. Concluse
con un esemplare rimprovero a Gabetti.
̶ Per stamani, basta; ̶
aggiunse poi ̶ proseguirò un altro giorno, intanto
ricordatevi che darò molta importanza, nell’assegnare il voto di condotta, alla
diligenza di ciascuno nel tenere i libri, i quaderni e in ordine la cartella.
Subito dopo cominciò la lezione.
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